Le nostre attività, i nostri progetti, i nostri servizi sono dislocati in diverse aree della Regione Piemonte,
e principalmente nelle province di Torino, Biella, Cuneo, Asti, e Verbano-Cusio-Ossola.
Dal 1980 gestiamo sia per conto di Comuni, Consorzi, Aziende Sanitarie, Comunità Europea, e sia in modo diretto,
servizi socio sanitari educativi, servizi animativi, servizi di inserimento lavorativo, servizi assistenziali.


L’advocacy è una pratica professionale che consiste nel sostenere le persone nel far sentire la propria voce. 

La metodologia dell’advocacy, innovativa nel contesto piemontese ma strutturata e di comprovata efficacia in altri contesti internazionali, può essere applicata in differenti situazioni, ed è finalizzata ad affiancare le persone nell’esprimere la propria opinione nei processi decisionali che le riguardano e, quando necessario, a rappresentare il loro punto di vista. E’ inoltre utile su due livelli:

promuove processi di empowerment e di benessere della persona;
permette agli operatori tenuti coinvolti nei processi decisionali di procedere con maggiore efficacia nel segno del benessere della persona, permettendo loro di acquisire e considerare la sua opinione.
Nell’ambito della tutela dei minori è una metodologia finalizzata a dare voce ai bambini e ai ragazzi (nel rispetto dell’art. 12 della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dell’ONU)  e che vede l’intervento di un operatore di advocacy, in italiano portavoce, indipendente dall’organizzazione e dai processi decisionali, ogni qual volta un servizio istituzionale deve prendere delle decisioni che incidono sulla loro vita, come ad esempio definire un progetto di allontanamento dalla famiglia o altri interventi di tutela. Un portavoce può lavorare in interventi di caso (advocacy di caso) al fine di sostenere i minori seguiti dai servizi di tutela minorile nel partecipare ai processi di definizione dei piani di tutela, o nei contesti di accoglienza residenziale e semiresidenziale di bambini e ragazzi (visiting advocacy in comunità educative, familiari, centri diurni minori, affidi familiari) dando voce ai minori accolti relativamente alla loro vita quotidiana - in comunità/affido - in relazione alle dinamiche sia con gli educatori che con gli altri ragazzi accolti, oltre che nelle fasi decisionali del loro progetto di vita.

La figura del portavoce può essere attivata dagli operatori dei servizi o dal minore stesso, qualora decida di avvalersi di questo strumento per portare la propria voce agli adulti di riferimento. Il lavoro del professionista prevede un affiancamento del minore nel reperire tutte le informazioni necessarie per poter formulare la propria opinione e nella preparazione delle istanze da portare agli adulti; oltre a supportarlo nell’esprimere il proprio pensiero (aiutandolo, affiancandolo o sostituendosi a lui se richiesto), si assicura poi che tale espressione venga ascoltata e presa in considerazione nei processi decisionali. 

Cooperativa Animazione Valdocco ha introdotto il portavoce in alcuni percorsi di Riunione di Gruppo Familiare, e sta realizzando, in collaborazione con l’Unione NET di Settimo T.se e l’ ”Associazione Advocacy Tutela e voce dell'infanzia" e sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, il Progetto “Advocacy Piemonte”, prima esperienza in Piemonte di servizio strutturato rivolto a minori presi in carico dai servizi sociali di competenza. 

In occasione di tale sperimentazione sono stati formati 9 portavoce. 

La Cooperativa ha inoltre sperimentato, nel Progetto “RE&TI” realizzato sul territorio del Consorzio Servizi Sociali del Cuneese e sostenuto dalla Regione Piemonte nell'ambito della misura per l’innovazione sociale WE.CA.RE.  la metodologia dell’Adovcacy di comunità, che prevede il coinvolgimento di giovani e adolescenti come portavoce per le comunità di pari presenti sul loro territorio.

 

1 “Gli Stati parti garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo essendo debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità. A tal fine, si darà in particolare al fanciullo la possibilità di essere ascoltato in ogni procedura giudiziaria o amministrativa che lo concerne, sia direttamente, sia tramite un rappresentante o un organo appropriato, in maniera compatibile con le regole di procedura della legislazione nazionale”.
 

Il Colloquio Partecipato è un modello innovativo di colloquio scuola-famiglia che ha il fine di far conoscere, promuovere e realizzare, per un gruppo di studenti frequentanti la scuola secondaria di primo o secondo grado, una significativa occasione di ascolto e di esperienza partecipativa.

Tale strumento promuove la cultura della cura e del rispetto, potenzia un ambiente favorevole per lo sviluppo dell’apprendimento riducendo e prevenendo così il disagio scolastico.
Dopo una fase preparatoria durante la quale i principali protagonisti della vita scolastica, alunni e Consigli di classe e/o docenti singoli, compilano una medesima griglia sulla qualità dell’esperienza scolastica dell’alunno (comportamento, socializzazione, partecipazione e impegno) e sulle richieste/aspettative che ogni membro ha nei confronti degli altri.
Il momento del Colloquio partecipato è una preziosa occasione di incontro, ascolto, partecipazione e dialogo tra alunno, insegnante e genitori in cui confrontarsi su somiglianze e differenze dei moduli compilati e ipotizzare insieme possibili strategie di miglioramento.

Riconoscendo il diritto dei ragazzi ad essere ascoltati su ogni questione che li riguardi, in particolare nei processi decisionali che li vedono coinvolti e che determinano la qualità della loro esperienza scolastica,
Nel “colloquio partecipato” il ragazzo e i suoi insegnanti sono i protagonisti di un incontro di condivisione aperta sulla sua esperienza scolastica “a tutto tondo”, attenta ad accogliere e valorizzare tutti gli aspetti determinanti la qualità del benessere e dello “stare a scuola” dei ragazzi (didattici, affettivi, emotivi, relazionali...), condivisione che non vuole restare fine a sé stessa ma che si concretizza in idee realizzabili che promuovano dei cambiamenti desiderabili.

Attraverso il supporto e la collaborazione con figure specifiche e preparate alla facilitazione di processi partecipativi e collaborativi, quali sono facilitatori e portavoce, verranno offerte strutturate occasioni di progettazione condivisa e supporto alle Scuole, in particolare nella presentazione dello strumento e dell’approccio ad esso sotteso (ad es. ascolto-partecipazione-centratura sul cambiamento-concretezza del compito...) sia per insegnanti e genitori, che per i ragazzi, fornendo loro supporto e sostegno nella compilazione della propria scheda individuale.

 

Con Te Per Te offre sostegno della domiciliarità delle persone ultrasessantacinquenni.

Il servizio rivolto alle persone anziane che risiedono al proprio domicilio e alle loro famiglie - nei Comuni di Camerana, Ceva, Garessio, Mondovi, Monesiglio, Ormea, Roccaforte Mondovi, Saliceto e Villanova Mondovi. È uno strumento per il benessere e la cura, attraverso i servizi di prossimità.

Con Te Per Te mi regalo: 

  • Informazioni sui Servizi Socio Sanitari;
  • Il pranzo preparato dalla Casa di Riposo;
  • Un volontario che mi porta biancheria ed indumenti in lavanderia;
  • Un volontario che mi porta la spesa a domicillo;
  • Un volontario che mi porta i farmaci a domicillo;
  • Un volontario che mi telefona e mi tiene compagnia;
  • Un aiuto nella prenotazione on line delle prestazioni sanitarie;
  • Consulenze ai familiari per gestire la degenza in casa.

Per info o contatti: inidirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - numero di telefono 3314294469

Per informarsi, conoscere e richiedere i servizi attivi nel tuo Comune di residen­za telefona o recati presso la portineria di comunità della tua zona (dove attiva).
Ecco qui di seguito i riferimenti:

Per i residenti nei Comuni di: CAMERANA, MONESIGLIO, SALICETO                            
Telefono: 0174900900
dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8:00 alle ore 20:00

Per i residenti nei Comuni di: MONDOVÌ, ROCCAFORTE MONDOVÌ, VILLANOVA MONDOVÌ
Telefono: 3208218157 
Mercoledì dalle ore 13:30 alle ore 15:30 e Venerdì dalle ore 10:30 alle ore 12:30

Per i residenti nei Comuni di: CEVA, GARESSIO
Telefono: 3312308704
dal Martedì al Giovedì dalle ore 8:00 alle ore 9:00

Per i residenti nel Comune di: ORMEA
Telefono: 3534339160 
Lunedì dalle ore 15:00 alle ore 18:00 e Mercoledì dalle ore 09:30 alle 11:30 e dalle 15:00 alle ore 18:00
Portineria di comunità: aperta il Lunedì dalle ore 15:00 alle ore 18:00 e Mercoledì dalle ore 09:30 alle 11:30 e dalle 15:00 alle ore 18:00
presso l'ex scuola, Via Dott. Bassi 31

 

Il progetto Con Te Per Te è uno strumento per il sup­porto agli interventi socia­li in rete per la domiciliari­tà, il benessere e la cura dene persone anziane, attraverso la telemedicina ed i servizi di prossimità.
È realizzato con il sostegno della Fondazione CRC ed è gestito dalla Cooperativa Animazione Valdocco in collaborazione con:

ASL CN1 Dlstretto Sud-Est, Consorzio per i servizi socio assistenziali del MonTegalese (C.S.S.M.), Servizio Socio Assistenziale Unione Montana delle Valli Mongia e Cevetta Langa Cebana, Alta Valle Bormida, Cooperativa Caracol, Comune di Bagnasco, Comune di Camerana, Comune di Ceva, Comune di Garessio, Comune di Mondovi, Comune di Monesiglio, Comune di Ormea, Comune di Saliceto, Unione Montana Mondolè - Comuni di: VIllanova Mondovi, Roccaforte Mondovi, Casa di Riposo Don B. Rossi di Villanova Mondovi, Casa di Riposo Mons. G.B. Eula di Roccaforte Mondovi, Casa di Riposo Renzo Merlino di Ormea, Casa di Riposo di Monesiglio, Fondazione Opera pia Garelli, Casa di Riposo di Garessio, Croce Rossa Italiana Comitato territoriale di Mondovi e di Monesiglio, Assocla:zlone P.A., Croce Bianca di Garessio e Ormea, Associazione Il Tempo Amico di Ceva, Associazione Volontari Ospedalieri AVO, ASD Polllcino di Ormea, Associazione Auser Valle Tanaro, Associazione Orizzonti di Vita Val Bormida di Camerana, Associazione Don Solvatico di Saliceto, Informatica System, Coldiretti.

La conferenza di servizio partecipata prevede la realizzazione di una riunione di équipe multidisciplinare convocata da un servizio inviante di riferimento (solitamente il servizio sociale territoriale) dedicata a un utente che comprende la partecipazione alla riunione dell’utente stesso e/o di componenti della sua rete naturale.

Si tratta di una Riunione convocata e presidiata dal Referente del Servizio inviante, con l'ausilio di una figura di facilitatore che opera per rendere accessibile a tutti il contesto della Riunione, ed è mirata a garantire la partecipazione alle decisioni di tutti i soggetti interessati. Sarà cura del Facilitatore supportare l'allestimento e la distribuzione della documentazione di riferimento pre incontro e in esito all'incontro.

La Cooperativa Animazione Valdocco sperimenta il metodo nell’ambito del Progetto Kintsugi, realizzato con il supporto dell’impresa sociale Con I Bambini sul territorio dell’ASLCN1 da una rete che vede come capofila la Cooperativa Armonia (in specifico nella gestione del Polo del Cambiamento a Mondovì in collaborazione con il Consorzio Servizio Sociali del Monregalese e con l’ASL CN1).

Cooperativa Animazione Valdocco

società cooperativa sociale impresa sociale ets

via sondrio 13 - 10144 torino
Tel  0114359601 - Fax 0114372767
p. iva 03747970014 - c.c.i.a.a. 583936

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Iscrizione Albo Società Cooperative n. A107035
Sezione Cooperative a Mutualità Prevalente di Diritto
Cat. Cooperative Sociali

Responsabile Protezione dei Dati: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Organismo di Vigilanza: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Selezione del Personale: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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La rete Dappertuttozero6 nasce nell’ambito del progetto Opportunità Educative per una città più equa finanziato da Impresa Sociale Con i Bambini.

Ne fanno parte undici organizzazioni della città di Torino, di ispirazioni e competenze diverse tra loro, che lavorano in servizi integrativi zero-6 anni, rivolti a bambine, bambini e loro famiglie - realtà multilingue, multifunzionali, situati in zone periferiche della città.

Dappertuttozero6 crea e realizza eventi finalizzati a promuovere l’inclusione sociale, educativa e culturale di bambine e bambini e delle loro famiglie. È arrivata in piazza Castello in occasione di CartaLia e al Salone Internazionale del Libro con il laboratorio “Guardateci insieme dappertutto!”.

La mappa dei sevizi Dappertutto06 è qui: VISUALIZZA LA MAPPA 


I siti dei Servizi Integrativi 06 dei partner Dappertutt06

Cooperativa Animazione Valdocco
Spazio ZeroSei - XKè?ZeroTredici
Cooperativa Sociale Progetto Tenda
Cooperativa G. Accomazzi
Associazione Disincanto
Fondazione Gruppo Abele ONLUS
Liberitutti SCS
Fondazione Mamre ONLUS
Il Margine Cooperativa Sociale
Stranaidea Impresa Sociale
SAVE THE CHILDREN

sostenitore: Fondazione Compagnia di San Paolo

con il contributo e il patrocinio di: Città di Torino Dipartimento Servizi Educativi

fetta 1

Dappertutto Salone

 

Le RIUNIONI DI GRUPPO FAMIGLIARE sono un metodo specifico che aiuta le famiglie naturali in difficoltà a prendere decisioni utili alla tutela dei minori e al supporto dei loro componenti fragili.
Nascono in Nuova Zelanda alla fine degli anni ’80, oggi sono molto diffuse nel mondo anglosassone – oltre il 70% dei Servizi sociali pubblici per la tutela dei minori e le famiglie nel Regno Unito dispone di un Servizio di Family Group ConferencesFAMILY GROUP CONFERENCE cmyk

Si tratta di un percorso che dura mediamente 6/8 settimane, in cui, sulla base della scelta di un Assistente Sociale referente di un caso, viene incaricata una figura indipendente dai Servizi, il facilitatore, per l’organizzazione di una Riunione del gruppo familiare del minore o del soggetto fragile segnalato o già in carico. Si tratta di un metodo child/person-centred, vale a dire che il minore o la persona fragile destinatari sono protagonisti dell’intero percorso, a partire dall’individuazione delle persone da invitare alla Riunione perché da loro ritenute importanti per le decisioni concrete da prendere; scopo della Riunione è redigere, da parte dei partecipanti, un Progetto che, se approvato dall’Assistente Sociale, verrà realizzato dal gruppo familiare stesso, in alternativa e/o in integrazione alle altre misure ed interventi dei Servizi Sociali professionali.

In Piemonte non era mai stata realizzata nessuna Riunione di Gruppo Familiare fino al termine del 2012; tra Gennaio e Febbraio del 2013 è stata realizzata sperimentalmente la prima RGF/FGCs a Settimo Torinese a cura della nostra organizzazione. Dal 2012 Cooperativa Animazione Valdocco ha proseguito la sperimentazione del metodo sul territorio piemontese, coinvolgendo 10 enti gestori [1] sul territorio e realizzando 20 percorsi completi di RGF/FGCs completi a favore di 24 destinatari diretti[2], per un totale di oltre 40 beneficiari intercettati nei percorsi e oltre 150 persone coinvolte nelle reti dei beneficiari. I facilitatori formati sono 27.

[1] Unione NET Settimo T.se; Comune di Torino; USSM Torino – CGM; IRIS Biella; Unione Montana Valli Mongia Cevetta Langa Cebana Alta Valle Bormida; CISSAC Caluso; Consorzio INRETE Ivrea; CISA 12 Nichelino; CSAC Cuneo; CISS 38 Courgnè. Inoltre la Compagnia di San Paolo ha finanziato l’implementazione di alcune Riunioni di Gruppo Famigliare negli anni 2014 e 2015.

[2] 22 minori (tra cui due coppie di fratelli), una persona portatrice di disabilità adulta per un Progetto “Dopo di Noi”, un’altra persona adulta con percorso migratorio complesso; tra i minori 5 autori di reato nell’ambito di un Progetto sperimentale per la progettazione delle Messe alla Prova con l’Ufficio Servizio Sociale Minorenni di Torino del Centro Giustizia Minorile Piemonte Liguria Valle d’Aosta – Ministero di Grazia e Giustizia, in collaborazione con la Procura Minori e il Tribunale per i minorenni di Torino - .

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Culture in cucina

"Food Lab - Storie di Gusto" nasce da un progetto di cucina multietnica per creare opportunità di formazione, incontro e scambio per persone provenienti da tutto il mondo, in particolare rifugiati e richiedenti asilo. Ma il Food Lab è anche un luogo di incontro, un atelier interattivo in cui nascono attività ideate con l'obiettivo di valorizzare e accrescere le conoscenze dei partecipanti in ambito culinario e non solo. Storie di gusto: al Food Lab catering, corsi di cucina e di formazione, eventi multiculturali e attività.
 

Food Lab, dove nascono legami

Food Lab - Storie di Gusto è a Torino, in corso Racconigi 143: sorge in un grande cortile su cui si affaccia un hub sociale abitato dagli ospiti delle
comunità educative, socio sanitarie, dell’ostello e di un gruppo appartamento per persone disabili.

 

 
 
 
 


 


Il 20 dicembre inaugureremo insieme la nuova struttura della Casa di Riposo Giovanni XXIII di Genola.

Abbiamo iniziato i lavori nell’aprile del 2015 e per rendere funzionale e accogliente questa casa sono stati necessari finanziamenti per oltre 4 milioni di euro. Ad oggi i soci della cooperativa hanno contribuito per un milione di euro e gli Istituti di credito (Unicredit e Cassa di Risparmio di Savigliano) per due milioni e trecentomila euro.

Crediamo fondamentale che la Casa di Riposo sia soprattutto dei genolesi, perciò invitiamo tutti i cittadini a concorrere direttamente ad ultimare un bene che rimarrà nel paese e sarà nel tempo una loro espressione, indipendentemente da coloro che saranno chiamati a gestirla.

Ecco come poter contribuire:

 

 

Partecipa all'impresa

 

Facendo una donazione…

Si può partecipare al progetto “Giovanni XXIII: una casa della/per la comunità genolese” facendo una donazione con un bonifico sul Conto corrente IT21D0630546360000040151484. filiale di Genola, Cassa Risparmio di Savigliano, intestato alla COOPERATIVA ANIMAZIONE VALDOCCO SCS ONLUS causale “Progetto Giovanni XXIII”

La ricevuta rilasciata dalla cooperativa permette a chi effettua la donazione di poter usufruire delle agevolazioni fiscali, da far valere nella dichiarazione dei redditi, sia come detrazioni dall’imposta che come deduzioni dal reddito imponibile Irpef.

Il nome di ogni donatore sarà inserito nel libro-documento "Il nuovo Giovanni XIII: una casa della/per la comunità genolese" che si editerà entro il 2020; inoltre gli “Amici del Giovanni XXIII” riceveranno il giornalino e saranno invitati agli eventi promossi dalla Casa.

 

 

Diventando socio finanziatore…

Si può partecipare al progetto “Giovanni XXIII: una casa della/per la  comunità genolese” diventando socio-finanziatore della cooperativa.

La cooperativa ha predisposto una speciale sezione soci per il Progetto “Giovanni XXIII: una casa della/per comunità genolese” per quei cittadini e imprese del territorio che intendono acquistare azioni e diventare socifinanziatori della cooperativa stessa.

L'acquisto di azioni di soci finanziatori è regolato da un regolamento che in sintesi prevede:

  • Le azioni sono trasferibili
  • Il valore della singola azione è di € 25,82
  • Diritto di recesso si esercita dopo 10 anni dalla data di acquisto.
  • Remunerazione annua al 2%

Inoltre per i soci finanziatori della sezione “Giovanni XIII: una casa della/per la comunità genolese” che acquistino almeno 100 azioni è previsto che le stesse possano essere rimborsate a semplice richiesta, se gli importi saranno finalizzati all'acquisto di servizi della Casa di Riposo.

Per ricevere ulteriori informazioni e per perfezionare l'ammissione a socio finanziatore con il relativo acquisto di azioni si può contattare direttamente la direttrice Alessandra Marino presso la Residenza Anziani (telefono 0172 68370 - 3665825024). 
Scarica il pieghevole e consulta il regolamento azioni socio finanziatore. 

 

 

Grazie! 



Il nome di ogni donatore sarà inserito nel libro-documento "Il nuovo Giovanni XIII: una casa della comunità genolese" che si editerà alla fine dei lavori di ristrutturazione; inoltre ci partecipa al progetto farà parte dell'associazione "Amici del Giovanni XXIII", riceverà il giornalino e sarà invitato agli eventi promossi dalla casa.

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Autocandidatura

Se desideri informazioni per lavorare nei servizi della Cooperativa Animazione Valdocco invia il tuo curriculum a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o clicca sul bottone.

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Il ludobus è un furgone attrezzato in grado di intervenire in contesti urbani di vario genere, dai cortili alle piazze, ai giardini pubblici come potenziamento delle attività ludiche già predisposte. I nostri ludobus sono dotati di programmi di gioco in grado di coprire un vasto target di utenza (compresi gli adulti).